Digital Marketing trends 2022
L’evoluzione della società e delle abitudini di vita delle persone sta procedendo a una velocità considerevole. Questo processo porta con sé degli inevitabili cambiamenti che si ripercuotono anche sulle nostre attività digitale. I Digital Marketing trend del 2022 ne sono lo specchio: a trainarli troviamo una continua integrazione fra macchina e uomo. Abbiamo provato a individuarne quattro particolarmente rilevanti fra i molti.
Creator marketing
Il creator marketing diventerà sempre più importante sia per il B2C sia per il B2B. Recensioni, ricette, unboxing, tutorial, post e stories di feedback realizzati da professionisti sono sicuramente uno dei modi più efficaci per consigliare all’utente un determinato prodotto o servizio. A farne da padrone sono ancora una volta i contenuti video, seguiti dai vari post sui social, purché siano testimonianze reali e non semplice advertising dichiarato.
La crescita di TikTok ne è dimostrazione lampante. La piattaforma video mette infatti al centro l’intrattenimento e la capacità di mantenere alta l’attenzione dell’utenti, sfruttando l’idea di flusso continuo di video, suggerti su base più o meno randomica.
Anche la pubblicità tende quindi a seguire questo trend: i messaggi puramente commerciali contraddistinti dalla presenza di una chiara e univoca call to action lasciano sempre più spazio a contenuti di puro entertainment. Così facendo, si preferisce prediligere un modo esperienziale e divertente per far entrare il potenziale consumatore all’interno del mondo del brand.
Esperienza omni-channel
Le abitudini d’acquisto sono cambiate: lo shopping è diventato ibrido fra i vari canali. La capacità dei brand di creare strategie che sfruttino più modalità di acquisto è oggi essenziale.
Il social commerce ne è la dimostrazione: nutrire il proprio target diventa un modo per incrementare il fatturato, tagliando la barriera di doverlo riversare obbligatoriamente su altri strumenti e portandolo alla conversione in modo semplice sulla stessa piattaforma su cui lo si è intercettato.
Ma il marketing omnicanale non si limita a questo, significa infatti anche comprendere la permeabilità tra i canali e la loro fluidità.Un potenziale cliente potrà, infatti, andare a vedere di persona in negozio un determinato prodotto, per poi deciderlo di acquistarlo online, o viceversa. Oppure potrà scegliere di acquistare un oggetto su un social per poi ritirarlo in negozio.
Un’esperienza omni-channel deve inoltre prevedere una comunicazione bidirezionale, piuttosto che brand centrica, fondata sulla conversazione, sul confronto costante, su uno schema dialettico, di scambio e arricchimento reciproco fra brand e cliente.
Attenzione alla privacy
Google ha da poco lanciato la sua nuova piattaforma di analisi dei dati: GA4. Il trend è infatti segnato in maniera inequivocabile: l’uso delle tecnologie digitali sarà sempre più rispettoso della tutela della privacy degli utenti, che stanno diventando ogni giorno sempre più consapevoli dell’importanza dei propri dati.
Addio quindi ai cookie di terze parti, in favore di una suddivisione degli utenti in grandi gruppi con interessi omogenei, così da non doverli monitorare nel web alla ricerca di che cosa potrebbe interessare loro, e da mantenere l’anonimato limitando la quantità di dati condivisa.
Metaverso e realtà virtuale
Molti di noi storcono il naso, forse perché il metaverso è il primo vero elemento di rottura generazionale. Chi non è nato con il digitale tende, infatti, a non comprenderlo appieno ma la realtà virtuale è una novità da non sottovalutare, che porta con sé molti possibili sbocchi, anche dal punto di vista commerciale.
La scelta di Zuckerberg ne è la dimostrazione: la volontà è quindi quella di creare un universo digitale, da vivere rimanendo comodamente a casa propria, connessi al proprio device.