Invece dei cookie di terze parti
L’alternativa c’è. O, almeno, inizia chiaramente a delinearsi l’alternativa ai cookie di terze parti, attualmente lo strumento principe in grado di monitorare le abitudini di navigazione degli utenti sui siti web. Si chiama Privacy Sandbox e si prefigge di invitare l’insieme della comunità di Internet a una collaborazione attiva volta a sviluppare, appunto, strade alternative ai cookie di terze parti che siano fondate sulla privacy. In tal modo si potranno pubblicare annunci pertinenti agli interessi degli utenti, misurandone peraltro anche i risultati, senza doverli seguire per l’intero mondo del web, salvaguardando così la privacy di ciascuno.
L’approccio della Privacy Sandbox è, infatti, possibile grazie a strategie che nella salvaguardia della privacy hanno il loro fulcro. Nel concreto queste strategie puntano a suddividere gli utenti in grandi gruppi con interessi omogenei senza doverli quindi monitorare nel web alla ricerca di che cosa potrebbe interessare loro, a mantenere l’anonimato limitando la quantità di dati condivisa, ad archiviare le informazioni raccolte sui dispositivi delle persone in modo tale che rimangano privati.
Si tratta di un cambiamento di prospettiva, che implica la necessità di affrontare alcuni aspetti tecnici. Ma sul mercato operano diverse aziende tech in grado di fornire assistenza specifica, anche in background, per consentire il graduale passaggio dai cookie di terze parti a queste alternative incentrate sulla tutela della privacy.
Last but not least, la Privacy Sandbox include misure per la prevenzione di pratiche come le frodi pubblicitarie e il cosiddetto “fingerprinting” dei dispositivi, ovvero la raccolta di dati finalizzata a svelare l’identità del proprietario.
L’atteggiamento dei consumatori su queste tematiche sta infatti cambiando e individuare un'alternativa alla pratica odierna del tracciamento delle persone sul web è un imperativo al quale non si può sfuggire. A tale proposito la Privacy Sandbox presenta il duplice vantaggio di fornire alle aziende gli strumenti di cui necessitano e di garantire allo stesso tempo agli utenti il livello di salvaguardia della privacy che richiedono.
Ci sono, comunque, delle tappe di avvicinamento che fin da subito sarebbe bene mettere in pratica, una su tutte è sicuramente predisporre il sito web in modo tale che l’utente possa dare o negare il consenso in modo inequivocabilmente volontario anche solo ad alcune tipologie di cookie.