Verso una nuova era di dati analitici

Verso una nuova era di dati analiticiVerso una nuova era di dati analitici

Il 1 luglio 2023 Google dismetterà il popolare servizio di statistiche Google Analytics.

W3Tech stima che oltre l’85% dei siti mondiali utilizza Google Analytics. Questo significa che la gran parte dei siti attualmente online dovrà affrontare un cambio di piattaforma per la raccolta di dati statistici, andando a rimuovere l’attuale Google Universal Analytics e installando o la nuova versione di Google (GA4) o un altro applicativo.

Questo cambiamento porta già con sé degli impatti non trascurabili, dal momento che lo storico dei dati raccolti verrà cancellato. Per la prima volta nei 17 anni di esistenza di Google Analytics, infatti, la migrazione alla nuova versione comporterà un reset totale dei dati.

I dati che, dal 2005, si stanno raccogliendo sul sito non si potranno infatti portare nel nuovo tool; ma potranno essere scaricati anticipatamente entro il 30 giugno 2023.

Questo perché GA4 si prefigge di essere uno strumento completamente differente e concepito ex-novo con delle altre finalità rispetto al suo predecessore. L’adozione di GA4 raccoglierà infatti dati differenti e, spesso, non comparabili con le metriche di analisi utilizzate da Google Universal Analytics. Ad esempio si perderà il concetto originale di Bounce Rate e ci si concentrerà molto di più sui comportamenti degli utenti all’interno del sito, cercando di unire i dati provenienti dalle varie tipologie di device.

L’avvento di questi cambiamenti conduce quindi inevitabilmente a un imminente periodo di transizione, durante il quale tutte le aziende avranno l’occasione per ripensare il ruolo delle statistiche all’interno del proprio business, così da trovare la via più adatta e il miglior strumento, fra quelli disponibili sul mercato, per accompagnare lo sviluppo dell’azienda.

Gli strumenti di analytics, per alcune tipologie di business infatti, non servono più solamente a raccogliere dei dati grezzi e a realizzare tabelle per mostrare l’andamento del sito, ma sono diventati parte integrante nel miglioramento di tutte le attività di digital marketing come, ad esempio, la pianificazione media, la personalizzazione del sito e l’invio di newsletter.