ChatGPT vs i motori di ricerca
C’è una certa confusione tra le specifiche funzioni di un chatbot conversazionale come ChatGPT e un motore di ricerca come Google o Bing.
È un peccato, perché sono strumenti molto diversi e per usarli al meglio sarebbe bene conoscere le caratteristiche, i limiti e le potenzialità di ciascuno.
Innanzitutto, deve essere chiaro che ChatGPT non ha libero accesso alle informazioni disponibili sulla Rete, come ha invece un motore di ricerca. Le risposte fornite dal chatbot sono infatti basate esclusivamente sui dati inseriti nella sua base di conoscenza in fase di addestramento e sui modelli di elaborazione del linguaggio naturale che il software utilizza.
Questo significa che:
- ChatGPT non può verificare le informazioni confrontandole con una pluralità di fonti né valutare l’autorevolezza delle stesse.
- ChatGPT non è aggiornato e ha solo le informazioni che risalgono al suo ultimo addestramento.
Non ha senso, quindi, utilizzarlo per verificare la correttezza di una informazione. Né ha senso fargli domande di attualità, o chiedergli quali siano i trend del momento.
È invece uno strumento adeguato per generare testo creativo, per elaborare il linguaggio naturale e declinare un testo in un preciso stile, per farne versioni diverse. È adeguato, di conseguenza, per automatizzare e velocizzare tutti quei processi che richiedono l’elaborazione di contenuto testuale. È adeguato anche per analizzare i dati in suo possesso indentificando al loro interno delle tendenze e dei pattern e creando dei modelli.