10 Trend del 2023 per l’e-commerce

10 Trend del 2023 per l’ecommerce10 Trend del 2023 per l’ecommerce

Payplug ha individuato i 10 possibili trend legati all’e-commerce per il  2023. Proviamo a riassumerli in breve:

1. Realtà aumentata

L’esperienza di acquisto a distanza evolve. Realtà aumentata e realtà virtuale sono due tecnologie che stanno rivoluzionando il mondo della tecnologia e dello shopping. I dati parlano chiaro: il 65% degli italiani vorrebbe utilizzare la realtà virtuale per i suoi acquisti, in particolare in settori come abbigliamento (78%), arredamento (67%) e immobiliare (56%). Così facendo gli acquirenti possono “provare” i prodotti da casa prima di ordinarli. Un’esperienza di acquisto immersiva, che migliora l’immagine dell’azienda, facilita quindi l’accesso a una gamma di prodotti più ampia e al contempo aiuta a ridurre il numero di resi.

2. Social listening

In altre parole si tratta di “Ascoltare” le conversazioni su social, blog e forum, così da monitorare la propria reputazione digitale. Questa attività che consente di prevedere e di anticipare le strategie migliori da mettere in atto, partendo dall’analisi dei bisogni e della domanda da parte dei consumatori.

3 Connect to Consumer

Payplug è convinta che il 2023 segnerà l’avvento del C2C (Connect-to-Consumer), evoluzione naturale del D2C (Direct-to-Consumer). Il modello C2C (Connect-to-Consumer) mira a creare una vera e propria relazione bilaterale tra l’azienda e il consumatore.

4. Pagamenti sempre più digitali

Il 62% degli italiani non considera più i pagamenti in contante preferibili a quelli digitali, contro il 50% nel 2019. Per questo, nel 2023, sarà data sempre più importanza a metodi di pagamento digitalizzati.

5. Tariffe dinamiche

In un contesto di instabilità economica, i commercianti online sono portati ad aggiornare loro prezzi continuamente. Adattare quindi i costi dei propri prodotti, affidandosi ad algoritmi, in base ad alcune variabili diventa quindi necessario per mantenere i margini di guadagno senza farsi surclassare dalla concorrenza. Le soluzioni più avanzate comprendono anche strumenti di Intelligenza Artificiale con funzione predittiva degli ipotetici cambi di prezzo del prodotto, in base a vari scenari.

6. Headless commerce

Le persone sono ormai abituate a un esperienza di acquisto multicanale. Per questo motivo alcune aziende hanno iniziato a separare il back end dell’ecommerce, in cui è presente il database dei prodotti, dal front end, rappresentato oggi da diverse piattaforme (dai social, fino alle piattaforme di e-commerce proprietarie e di terze parti).

7. E-commerce B2B.

Nel 2022 l’e-commerce B2B in Italia conta un giro d’affari pari a  453 miliardi di dollari, in aumento del 12% rispetto al 2020. Il 70% delle imprese italiane ha previsto di investire nell’e-commerce B2B ma solo il 17% investe realmente una quota significativa del proprio fatturato.

8. Omnicanalità

Il 98% dei consumatori italiani che ha vissuto esperienze interamente omnicanale si dichiara soddisfatto. Questo perché l'omnicanalità consente di mettere il consumatore al centro dell’esperienza di vendita, soddisfando tutti i suoi desiderata relativi alla modalità di acquisto.

9. Iinfluencer marketing impegnato e sostenibile

I temi di sostenibilità e di green si rafforzano di ogni anno. Sempre più numerosi sono infatti gli influencer eco responsabili o “greenfluencer”, che offrono ai brand eco responsabili la possibilità di comunicare il loro impegno per l’ambiente. Basti pensare che tra il 2018 e il 2019 si è registrato un +55% delle menzioni relative alla moda sostenibile da parte degli eco influencers.

10. Rimozione del reso gratuito

Di fronte all’inflazione e all’aumento del numero di resi, le aziende, per ridurre i costi, scelgono a volte di non offrire più i resi in maniera completamente gratuita e illimitata.