Unified Commerce: di cosa si tratta e come può aiutarci a fronteggiare la crisi

Secondo una ricerca svolta da Netcomm analizzando i dati di 150 aziende italiane, l’88% delle aziende del settore fashion&lifestyle dichiara di aver registrato un calo di fatturato. Per l’8%, invece, le vendite sono rimaste invariate, e per il 4% sono aumentate.

Le aziende della moda, del design, della cosmetica e dell’arredo, dunque, hanno risentito particolarmente della flessione delle vendite. Secondo la stessa Netcomm la soluzione potrebbe venire dall’adozione del “Unfield Commerce“, la seconda fase, cioè, dell’omnicanalità di vendita.

Si tratta, in sostanza, di riuscire a fornire ai clienti una brand experience univoca e indipendente dal canale utilizzato per l’acquisto, che sia in grado di fornire ai clienti quello che vogliono, quando vogliono, come lo vogliono e consegnato ovunque decidano.

Mettere quindi l’esperienza del cliente al centro del processo d’acquisto è quindi fondamentale per poter contrastare gli effetti della crisi. Per poterlo fare i retailer devono di conseguenza ripensare ai modelli organizzativi, ai processi commerciali e tecnologici.

Per lo unified commerce diventa essenziale dotarsi di una piattaforma centralizzata e in real time, con l’obiettivo di far convergere tutti i canali di vendita, sia offline che online, integrati coi dati in tempo reale provenienti dalla logistica.