Storytelling su Instagram: 3 casi di successo
Spesso dimenticato alle spalle dei “mostri sacri” Facebook e Twitter, Instagram è, tra i social più diffusi, quello con il tasso di crescita maggiore. Merito di due propulsori, che spesso s’intrecciano: brand e millennial. I primi cercano i secondi, con una comunicazione meno promozionale ma sempre più visiva e attraente. Plus che Instagram, se ben usato, garantisce.
Ecco, appunto: come si può “usare bene” Instagram? Non esite una manuale di regole. Meglio affidarsi all’esempio di idee ben riuscite. In The Book of Visual Storytelling, Lisa Arledge Powell cita alcuni marchi e altrettati storytelling. Molto diversi per stile e target ma altrettanto efficaci. Il sito PrNews ne ha scelti tre.
Nike. Il brand vive su un sottile equilibrio. Da una parte i volti dei testimonial ultra-famosi, dall’altra gil sportivi anonimi senza faccia. Da anni Nike vive (anche) di grandi sponsorizzazioni. E su Instagram la tradizione non viene abbandonata, da Neymar a Cristiano Ronalso fino a Serena Williams. Lo storytelling però si popola soprattutto di immagini senza volto: sportivi anonimi ripresi di spalle, incappucciati, fotografati in lontananza. Se con i vip il marchio diventa persona, con l’anonimato la persona diventa marchio. L’attenzione si attrae con i grandi atleti. Per poi passare sul prodotto.
Airbnb. Che cosa distingue Airbnb da un hotel. In fondo prenotare via mail è facile anche nelle strutture turistiche tradizionali. Airbnb, su Instagram, dà una risposta in immagini: la vera opportunità dormire in posti originali. In altre parole, il plus è nel viaggio. Non tanto nella stanza quanto nei luoghi che la circondano. L’account è una carrellata di spettacolari fotografie di paesaggi e case che marca e sottolinea questa differenza.
General Electric. Come si fa a comunicare in modo accattivante l’industria pesante? La risposta è lo storytelling di General Electric. Il gruppo abbandona l’idea di raggiungere milioni di persone (i seguaci sono 214 mila, contro gli 865 mila di Airbnb e gli oltre 37 milioni di Nike). Le foto sono spettacolari per chiunque, ma si rivolgono a un pubblico più specializzato, puntando sul fascino della tecnologia.