Nofollow addio
Lo scorso 10 settembre, Google ha deciso di cambiare le sue policy in merito all’attributo rel=”nofollow”. Dall’essere una regola ferrea passa quindi a semplice suggerimento al crawler di Big G, che si riserverà la scelta di seguire o meno il link.
Per chiarire cosa è cambiato proviamo a riassumere la lettura dell’attributo da parte di Big G in questo modo:
- Fino al 9 settembre 2019 il nofollow dava una rigida indicazione specifica a Google, quella di non seguire il link, quindi di ignorarlo;
- Dal 10 settembre 2019 invece tutti i nofollow vengono semplicemente letti come suggerimenti. Questo vuol dire che Google, a sua discrezione, può decidere comunque di seguire il link a cui si riferiscono, trascurando così il nostro suggerimento.
Per venire incontro agli sviluppatori Google ha poi introdotto due nuovi attributi (rel=”ugc” e rel=”sponsored”), in modo da permettere al crawler di distinguere i link creati nel contesto di contenuti generati dagli utenti (UGC) da quelli creati per questioni di advertising/sponsorizzazione (sponsored).
Di conseguenza, questo costringerà i gestori di siti e blog a scegliere in maniera più oculata quando inserire i link di sponsorizzazione, segnalandoli a Google come tali. Così facendo, Mountain View vuole evitare che alcuni link non vengano seguiti dallo spider per semplice decisione non motivata da parte del webmaster, che sarà ora incentivato a dichiarare la natura del link.