Il sentiment si misura con le faccine: emoji nuova opportunità per i brand
Avete presente le emoji? Le faccine sono sempre più diffuse e hanno, prima di tutto, un ruolo: rendere più forte o meno fraintendibile un messaggio. Insomma: ci mettono un pizzico di emozione in più. Ecco perché riconoscere e tracciare le emoji può essere prezioso per i bran: le facce individuano, forse meglio delle parole, il sentiment di un messaggio. Dati preziosi per i marchi e per la agenzie che ascoltano la rete.
Big Spaceship sta sviluppando questa tecnologia perché, come dice il suo vice presidente Tony Clement, “si tratta di un nuovo linguaggio”. Ma tracciare le emozioni delle faccine è più complesso di quel che sembra. Spesso si fa un uso ironico delle emoji. Così come un cuore rosso può avere un significato completamente diverso rispetto a un cuore azzurro.
Resta comunque un campo di applicazione dalle grandi potenzialità. Secondo i dati Instagram, la metà delle foto social contiene messaggi con le faccine. L'Italia, con il 45% è poco sotto la media globale. Secondo eMarketer, ogni giorno vengono scambiati 6 miliardi di emoji. Le faccine aumenteranno: nate su un modello estetico caucasico, sono state create emoji multietniche. Gmail sta pensando di introdurle anche all'interno dei messaggi di posta elettronica. Facebook arricchirà presto WhatsApp di nuove immagini. E alcuni marchi utilizzano social e faccine per snellire i servizi: la catena americana Domino's, ad esempio, consente di ordinare una pizza via Twitter semplicemente postando l'emoji che raffigura una fetta di pizza.