Il boom delle infografiche su Internet

Come mai il nostro cervello ama le infografiche?

È la domanda principale da porsi per cercare di capire perché le infografiche sono letteralmente esplose su Internet e, in parte, anche sui giornali.

La metà del nostro cervello è infatti coinvolta in elaborazioni visive, il 70% dei nostri recettori sensoriali si trova negli occhi e la nostra mente ci mette solo 150 ms per elaborare il significato di un simbolo.

Avete mai pensato a che cosa succederebbe se i cartelli stradali contenessero soltanto testo senza alcun apporto visivo? Il tempo di lettura (e comprensione) dell’indicazione sarebbe molto più lungo. Più o meno quel che accade con il semplice contenuto scritto rispetto alle infografiche. Soprattutto in un’epoca in cui ci piombano addosso miliardi di informazioni, l’informazione visiva ha la meglio sul semplice testo conquistandosi la priorità dell’attenzione da parte del nostro cervello.

Aggiungeteci che, in particolare nel mondo del Web, quasi nessuno legge sistematicamente tutte le parole di ogni singola pagina, mentre tutti notano e si soffermano su un’immagine o su un video. Ecco, quindi, che il nostro cervello si ricorderà di quel post o di quell’articolo semplicemente grazie a un elemento visivo. Se le informazioni sono presentate sotto forma di immagine, insomma, l’intero messaggio avrà maggiori possibilità di giungere al nostro cervello e di essere conseguentemente ricordato.