Come cambia l’e-commerce nell’anno del Covid

Come cambia l’e commerce nell’anno del CovidCome cambia l’e commerce nell’anno del Covid

Nell’anno del Covid, uno dei protagonisti è stato senza dubbio l’e-commerce. Lo certifica l’ultimo report dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, intitolato E-commerce B2C: la chiave per ripartire. Nonostante in Italia il valore complessivo degli acquisti in rete sia diminuito del 3%, è però aumentata la frequenza d’acquisto (+79%) e si è verificato un netto riassestamento dei settori più venduti. Effetto della “nuova normalità” verificatasi a causa della pandemia di Covid-19, che non solo ha avvantaggiato alcuni comparti a danno di altri ma ha anche modificato profondamente l’approccio al consumo.

Per questo motivo, gli acquisti di prodotto registrano il più grande incremento di sempre (+31%, circa 5,5 miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno) e, contemporaneamente, i servizi dimezzano il proprio valore (-47%): specchio della crisi che ha colpito soprattutto il settore di turismo e trasporti (-56%), mai in difficoltà come quest’anno.

Nel complesso, secondo l’analisi del Politecnico di Milano, i tre comparti che contribuiscono maggiormente al valore complessivo italiano degli acquisti online sono l’alimentare (poco più di un miliardo), l’informatica e l’elettronica di consumo (1 miliardo di incremento totale) e l’abbigliamento (700 milioni). Una buona crescita si registra anche nell’editoria (+18%) e nel comparto assicurativo (+6%). Di contro la vendita di biglietti legati ad eventi dal vivo, mostre e concerti soffre una situazione particolarmente critica che, per il momento, non accenna a migliorare.

Una sorpresa è che, nonostante il lockdown, l’utilizzo dello smartphone per fare acquisti non solo non è diminuito, ma è aumentato raggiungendo il 51% del totale: il valore dell’e-commerce B2C da cellulare si avvicina ora ai 15.7 miliardi di euro, +22% rispetto al 2019.