Atlas e Spot, i prodigi di Boston Dynamics
Abbiamo visto come l’intelligenza artificiale sia in realtà molto diversa da come ci hanno fatto immaginare i romanzi di fantascienza. La maggior parte di questi software intelligenti infatti è composta di dispositivi quali sistemi di riconoscimento vocale, assistenti virtuali, calcolatori avanzati e così via.
Tuttavia il mondo della robotica va avanti a grande velocità, e stanno facendo la propria comparsa anche veri e propri robot umanoidi (o animaloidi) molto simili a quelli visti in film come Terminator, Matrix o Io Robot. Ne è un esempio la Boston Dynamics, che già nel 2005 aveva creato BigDog, un automa da trasporto concepito per essere l’alternativa meccanica agli animali da soma e concepito per le forze militari statunitensi.
Negli ultimi anni l’azienda americana è stata parte attiva nel progresso dell’intelligenza artificiale, specie grazie a due delle sue ultime creazioni: Atlas e Spot.
Atlas è un robot umanoide alto 150 cm e pesante 80 kg la cui struttura è in continuo miglioramento. Il primo modello risalente al 2013, infatti, più alto di 30 cm e pesante quasi il doppio, aveva dei movimenti parecchio goffi. Ora però gli scienziati della Boston Dynamics sono riusciti a progettare un robot agile, rapido e capace di compiere movimenti atletici. Capriole, piroette, salti sul posto e persino una velocità di corsa di 1.5 metri al secondo. Tutto grazie ai suoi 28 giunti idraulici che gli permettono di utilizzare tutto il proprio corpo per eseguire complesse sequenze di manovre dinamiche.
E poi c’è Spot, già definito il cane robot. Una macchina quadrupede di dimensioni ridotte, in grado di salire e scendere le scale, aggirare gli ostacoli, attraversare terreni accidentati e portare piccoli carichi. Personalizzabile in base alle proprie esigenze, Spot è finora stato utilizzato per monitorare i cantieri e per fornire ispezioni a distanza di impianti di gas, petrolio ed elettricità.