Al via alle scuole con la didattica integrata
La didattica integrata è sicuramente uno dei temi pià caldi di questo anno scolastico. La tecnologia dovrà quindi essere non solo uno strumento da usare in aula ma anche un ausilio per il docente, in modo tale che possa rendere la didattica sempre più coivolgente e cooperativa.
Oltre agli strumenti messi a disposizione da Google nella sua GSuite, come il noto Classroom, ci sono varie startup su tutto il territorio europeo che stanno lavorando in questa direzione.
Nel panorma italiano spicca sicuramente WeSchool, che conta 2 milioni di utenti registrati e che ha raccolto svariati fondi da alcune società venture.
Grazie a questo strumento, i docenti potranno condividere materiali e video, fare esercizi, discutere con gli studenti e innovare la didattica in aula con lavori di gruppo, test istantanei e con metodologie di insegnamento innovative.
I professori potranno inoltre preparare delle video lezioni, accompagnate da un breve testo illustrativo, e inserirle in un catalogo globale che tutti gli utenti potranno consultare.
Se infatti con sempre maggiore premura ci si prepara oggi al rientro in classe, la didattica a distanza non tornerà ad essere una chimera, ma entrerà in modo sistematico nel mondo dell'istruzione italiano, tra classi alternate e necessità di mantenere il distanziamento sociale.