Web sostenibile: come Engitel riduce l’impatto ambientale del digitale
Se il web fosse una nazione, sarebbe la quarta più impattante al mondo per emissioni di CO2 e la terza per consumo di energia elettrica (dati: globalcarbonproject.org).
Quando pensiamo al digitale, lo immaginiamo come una soluzione pulita e sostenibile. Ma la realtà è ben diversa: il digitale ha un costo ambientale elevato. Alimentare siti, applicazioni e tutte le esperienze online richiede infrastrutture significative, energia enorme e comporta tassi di emissioni di CO2 in costante crescita.
Possiamo fare qualcosa?
Certo! Essere consapevoli di questa situazione è il primo passo, ma si può e si deve progettare il digitale in modo più sostenibile. Anche la scelta dei fornitori di soluzioni digitali attenti all'ambiente può fare la differenza.
In Engitel, abbiamo adottato un approccio circolare in quattro fasi per migliorare continuamente la nostra sostenibilità digitale. Tutto parte da una valutazione iniziale della carbon footprint del sito, appoggiandoci ad applicazioni che ne analizzano il rendimento e l'efficienza energetica. Successivamente, identifichiamo le possibili aree di intervento per ridurre il consumo energetico, stabilendo le priorità in base all'impatto previsto. Una volta implementate le soluzioni, monitoriamo costantemente i risultati, mantenendo un ciclo continuo di miglioramento. La sostenibilità digitale, infatti, non è un traguardo da raggiungere una sola volta, ma un processo in continua evoluzione.
Interventi per un web più green
La progettazione web sostenibile coinvolge vari aspetti, tra cui design, contenuti e tecnologia. Ecco alcuni interventi pratici che adottiamo:
- Ottimizzazione delle prestazioni web: Velocizzare il caricamento delle risorse sul dispositivo dell’utente.
- Findability dei contenuti: Facilitare la ricerca e l’accesso ai contenuti rilevanti, riducendo i tempi di navigazione.
- Usabilità e accessibilità: Garantire esperienze rapide per tutti gli utenti, su diversi dispositivi e velocità di connessione.
- Hosting web ecologico: Scegliere server alimentati da energia rinnovabile per ridurre l'impatto ambientale dell’hosting.
- Etica del progetto: Progettare servizi digitali trasparenti ed efficaci, che promuovano valori positivi.
- Pratiche aziendali sostenibili: Riflettere la sostenibilità digitale anche nelle pratiche interne dell’organizzazione.
Buone pratiche di sviluppo sostenibile
Ecco alcune buone pratiche che possono ridurre l’impatto ambientale delle soluzioni digitali:
- Caricare immagini solo su richiesta dell'utente.
- Minimizzare il consumo energetico sui device, utilizzando animazioni e script con parsimonia.
- Adeguare i siti alla quantità di energie rinnovabili disponibili in rete.
- Sostituire i video con animazioni CSS o SVG quando possibile.
- Salvare dati localmente per ridurre il trasferimento di informazioni.
- Comprimere i dati al massimo per ridurre lo spazio occupato in cache.
- Caricare solo gli script e i cookie essenziali.
- Limitare l’emissione di luce dello schermo tramite la scelta dei colori nel design.
- Limitare l'uso di font personalizzati.
Un aspetto fondamentale è eliminare i ROT/ROTN data (redundant, obsolete, trivial/no longer being used): dati senza valore che occupano spazio e risorse. Questo vale sia per i sistemi aziendali (archivi pieni di vecchie email, file duplicati o documenti inutilizzati) sia per i siti web (pagine non più attuali, immagini di prova non rimosse). Ridurre i ROTN data abbassa i costi di hosting, di memorizzazione e trasferimento dati, con benefici per l’ambiente, l’esperienza utente e la SEO.