Il boom dei podcast

Il boom dei podcastIl boom dei podcast

Il 2022 è stato l’anno dei podcast. Il loro numero e la loro qualità stanno crescendo ovunque e anche i dati mostrano che i podcast in Italia sono più vivi che mai. Secondo l'ultima indagine Ipsos sui podcast infatti, "nel 2022 ben 11,1 milioni di italiani tra i 16 e i 60 anni li hanno ascoltati", con una crescita del 5% in più rispetto al 2021. Il pubblico dei podcast risulta inoltre essere composto principalmente da giovani (il 43% è under 35), da laureati (30%) e da liberi professionisti (11%). Da questi dati emerge quindi un profilo di ascoltatore medio di giovane età e di istruzione medio-alta, che spesso si pone come un consumatore responsabile e recettivo alle nuove forme di comunicazione e di interazione con i brand.

Un altro dato importante che spicca all’interno di questo studio riguarda il luogo di fruizione dei podcast; il 72% di questi viene infatti ascoltato in ambiente domestico, seguito con un netto distacco dagli ascolti in mobilità. I dispositivi su cui vengono più ascoltati sono gli smartphone (che registrano un importante 72% degli ascolti totali) e i computer, seguiti da tablet e da smart speaker.

Il mondo dei podcast è quindi esploso ma questo boom non ha portato con sé anche un significativo aumento di investimenti pubblicitari. Ciò ha, di conseguenza, causato una riduzione dei guadagni per i produttori. Con l'aumento vertiginoso dell'offerta di titoli ogni giorno (si stima ad esempio che Spotify avesse 1 milione di podcast nel primo trimestre del 2020 e che sia passata a ben 4,7 milioni a settembre 2022), infatti, ogni singolo contenuto diventa sempre più difficile da trovare dal pubblico e l’offerta tende a saturarsi ogni giorno sempre di più. L’aumento della concorrenza ha quindi portato una riduzione del numero medio di ascoltatori per ogni singolo podcast, affievolendo di conseguenza la possibilità di guadagno e di ritorno sull’investimento.

A trarre quindi vantaggio da questo boom dei podcast sono stati soprattutto gli ascoltatori, che hanno oggi a disposizione un catalogo ben più ampio rispetto, anche solo, a un anno fa.