Google transit, ecco cos’è e come migliora la mobilità
Google transit è un servizio offerto dal gigante di Mountain View che serve per integrare i percorsi dei mezzi pubblici nelle mappe di Google maps, di Google Earth e nell’app per smartphone di Google maps. Il servizio è diventato effettivamente operativo nel 2006 e ad oggi è disponibile in quattro continenti e in più di 800 città.
Utilizzare Google transit è semplice, iscriversi al programma un po’ più complicato. Se si desidera andare da un punto A ad un punto B basta aprire Google maps su un browser oppure usare l’apposita app per smartphone. Si inserisce l’indirizzo di arrivo e di partenza (almeno che non si abbia le geolocalizzazione) e dal menu (quello a sinistra per i browser) si deve selezionare ‘trasporto pubblico’. Sulla mappa compariranno le linee di autobus, metropolitane e treni, con relativi orari e percorso da seguire per spostarsi.
Questo per gli utenti del servizio, ma che cosa devono fare le aziende di trasporto pubblico che desiderano integrare i dati delle loro linee a Google transit? La prima cosa da fare è andare sul sito ad hoc e leggere le istruzioni su come creare un feed digeribile da Google transit. I dati devono essere conformi alle Specifiche generali dei feed, all’inizio l’approccio può sembrare ostico, ma le informazioni disponibili sul sito sono molte, in italiano, e vengono integrate da una community particolarmente attiva su Google gruppi.
Prima di inviare i feed a Google, questi devono essere convalidati da un apposito strumento messo a disposizione da Big G ed esaminati con lo Strumento di visualizzazione degli orari. La trasmissione del file avviene attraverso i protocolli http e https. Il team di Google transit a quel punto caricherà i dati in una versione di prova, una sorta di anteprima riservata per testare le linee, i percorsi e gli orari, in modo da essere certi che tutto funzioni correttamente.
Inutile elencare i vantaggi per gli operatori. Google maps è attualmente l’app per la mobilità più diffusa nel mondo anche se Apple sta cercando di recuperare terreno con iOS 9. Essere integrati quindi nei suoi sistemi è essenziali per avere visibilità e offrire agli utenti uno strumento semplice ed efficace per spostarsi con i mezzi pubblici. Ecco perché in Italia quasi tutte le aziende di trasporto delle grandi città hanno uno scambio di informazioni costante con Google.