Ubi, così la banca territoriale cerca i millenials

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Come fa una banca nata sul territorio a competere con gli istituti “nativi digitali”? E’ una delle sfide di Ubi, che – durante l’evento Dimensione social organizzato da Abi – ha presentato i risultato del progetto Enjoy the music. Un’idea che fonde una piattaforma online, sconti e promozioni di alcuni concerti e promozioni onsite. La comunicazione, rivolta ai più giovani, è stata accompagnati da iniziative che nulla hanno a che fare con i prodotti bancati: dai video “spilungoni” rivolti a chi è #diversamentealto al drone della birra, in co-brandind con Beck’s

In fondo il brandend content è proprio questo: “I contenuti sono pensati attorno all’utente che li dovrà fruire”, dice a Life in a Byte Alessio Garbin, comunicazione e marketing di Ubi Banca. “Il brand non è il protagonista come nell’advertising tradizionale ma è un’entità che offre il marchio all’utene in una maniera utile e coinvolgente”. Unendo queste due caratteristiche, Garbin parla infatti di branded content “utico”.

Per Enrica Piccioni (digital marketing di Ubi) “innovare è un’opportunità che permette di raggiungere nuovi target”. In particolare gli innafferrabili millenials. “E’ fondamentale  che la banca vada dai giovani e non vice versa”, dice Piccioni. “E’ per questo che abbiamo esplorato il territorio di una loro passione, la musica. Andando nella loro direzione e sperimentando linguaggi più affini ai millenials“.

Una sfida doppia per una banca territoriale come Ubi. Come si muove una banca tradizionale in un ambiente in così rapida evoluzione? “Cerchiamo di applicare il principio della trasparenza. Cerchiamo di essere sinceri”, afferma Garbin. “Non siamo la banca dei giovani e per i giovani. Non siamo una banca nata online ma un istituto tradizioanle. Che però crede di avere qualcosa da dire, non solo con i propri prodotti Credo che parte del successo di Enjoy the music sia dovuto alla capacità di prenderci in giro. Di mettere un po’ di ironia nei nostri prodotti e nella nostra comunicazione online. La trasparenza e la schiettezza pagano. È chiaro, siamo una banca con mille sfaccettature, ma non siamo un istituto ingessato. Cerchiamo di rivolgerci a tutti, ma senza snaturare quello che siamo”.